Da grembo a tomba, siamo legati ad altri passati e presenti.
E da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro.
Cloud Atlas
Ciao, ben rivisto/a!
Con questo articolo voglio salutarti e salutare il 2017, un anno che è stato particolarmente “duro” ma bello ed intenso sotto tanti punti di vista.
Più che mai il tema di quest’anno è stato il “non attaccamento” e il “lasciar andare” (perdono).
Ho compreso e comprendo ogni giorno di più che qualsiasi aspettativa, qualsiasi idea o progetto, che ho delle persone e soprattutto di me stesso è davvero molto, molto relativo.
Se la persona o il progetto non è allineato con te, non si realizzerà nulla.
Ma ancora più importante è essere allineato con te stesso, sempre.
Solo così riuscirai ad essere presente in ogni momento a te stesso in ogni pensiero ed azione che stai compiendo.
L’insegnamento è stato davvero duro e difficile.
Ti voglio raccontare cosa mi è successo in questi ultimi mesi.
Lo faccio perché penso possa essere d’aiuto anche a te e darti qualche spunto per vivere meglio la tua vita.
Trasferimento in Sardegna
Quest’anno avrei dovuto trasferirmi per almeno sei mesi in Sardegna, per iniziare un lavoro insieme ad un amico, ma non tutto è andato secondo i piani.
A Settembre infatti, dopo una quindicina di giorni che mi ero trasferito lì, è successo un episodio davvero “spiacevole” che mi ha costretto a rivedere praticamente tutto il piano di vita e, ad oggi, ne comprendo perfettamente il motivo.
Come sai non credo che le cose capitino a caso, mai.
Quindi questo episodio che mi è accaduto in realtà, anche se davvero doloroso, è stato per me una benedizione.
Il progetto Sardo
Il progetto era davvero bello, dovevamo aprire un’agenzia “viaggi del benessere”, in un’ottica appunto di benessere e di condivisione di uno stile di vita nostro ma che sarebbe stato anche quello dei nostri clienti.
Uno stile di vita all’insegna dell’abbondanza e della condivisione, sul principio “dai agli altri quel che vorresti che gli altri dessero a te”.
Era bellissimo.
Era lo stile di vita che desideravamo avere per noi, ovvero avendo compreso che la risorsa più importante al mondo non è il denaro, il lavoro, l’ambizione, il potere, etc. ma… il “tempo che abbiamo a disposizione in questa vita”,volevamo far si che fosse totale espressione del nostro essere.
Niente sarebbe dovuto essere fatto per dovere.
Il tempo da dedicare a sé stessi e alle persone che ami, alle persone che ti circondano, amici e clienti compresi.
Questa è ancora la mia concezione della vita, nonostante i programmi a breve sarebbero saltati.
Volevamo che anche i nostri clienti, in sintonia con noi, potessero scegliere di fare le proprie vacanze godendo appieno del loro tempo a disposizione, prendendosi cura di loro stessi attraverso tutta una serie di servizi privilegiati e il consumo di prodotti (sardi) altamente selezionati da noi su tutto il territorio sardo.
Purtroppo dopo una quindicina di giorni mi sono rotto la caviglia destra.
Secondo la metamedicina, la caviglia destra simboleggia la direzione che si sta prendendo nell’ambito professionale.
Contemporaneamente, il messaggio che ho “sentito” in quel momento è stato “guarda bene dove metti i piedi”.
Infatti la caviglia si è distorta e fratturata perché ho appoggiato male il piede mentre stavo camminando, ero distratto e non stavo guardando il percorso, tanto ero contento di quello che stavamo iniziando.
In un istante tutto il progetto è crollato e son dovuto ritornare in Abruzzo per curarmi e stare a riposo.
Perché ho detto che questo “incidente” di percorso è stato una benedizione e perché voglio condividere questa esperienza personale con te?
No non è solo perché mi stai simpatico/a! 🙂
Metti un like sulla pagina Facebook intanto!
In realtà per vari motivi e per darti delle dritte.
1 – Credi sempre nel tuo intuito!
Il primo è che l’intuizione che ho avuto era stata esatta, infatti l’amico con cui dovevo intraprendere quest’avventura, in quei giorni, per motivi personali aveva perso il suo entusiasmo nel progetto ed io quasi non volevo accettare la cosa.
Mi aveva proposto delle modifiche al modus operandi del progetto scritto con lui a 4 mani, ma che sarebbero state incompatibili con la realizzazione del programma, rendendolo praticamente irrealizzabile, data la sua periodica assenza.
2 – Le aspettative creano dolore
Il secondo motivo è che nel lasso di un breve periodo, questo amico ha capito che non ero allineato con lui (non si sentiva accettato per come era) e ha deciso di interrompere qualsiasi tipo di rapporto con un messaggio indiretto e generico sul suo profilo Facebook non riferito direttamente a me, ma palesemente accusatorio e giudicante nei miei confronti.
Applicando la primalegge dello specchio, tutto quello che lui ha scritto in pratica, era quello che non riusciva ad accettare di sé stesso, infatti, in quel messaggio descrive esattamente sé stesso e come si comporta con le persone.
Ad ogni modo, a stento volevo crederci in quei giorni e non avevo compreso che quel messaggio era per me (da un amico mi sarei aspettato un confronto), poi ho realizzato tutto quando è sparito e mi ha bloccato sul social.
Aspettativa delusa, grande insegnamento per me.
Il dolore che ne è scaturito è stato grande, non solo perché ho condiviso tanto con lui, ma perché non mi decidevo a lasciarlo andare, perché gli voglio davvero molto bene.
Niente dura per sempre, neanche noi stessi.
3 – Abbi sempre massima cura del tuo corpo e dagli attenzione!
Il terzo motivo è che ho compreso quanto sia importante avere cura del mio corpo.
Quell’incidente dovuto ad una “disattenzione” mi ha messo KO e son dovuto restare due mesi per lo più in casa tra letto e stampelle, più la riabilitazione, che sto ancora facendo.
In questi mesi ho imparato a prendermi cura di me con attenzione, dovendo stare attento appunto ad ogni passo, ogni movimento che, se fatto male, può essere di nuovo fatale.
“La prima cosa è la salute” – dicevano gli anziani.
Quanta verità.
Se una parte del corpo non ti funziona bene, impari davvero a rallentare e a riorganizzare la tua vita.
4 – Riconsidera il rapporto con le persone
Questi incidenti servono a conoscere meglio le persone che davvero ti vogliono bene, genitori per primi.
In quei giorni carovane di amici son venuti a trovarmi, molti altri no, anche qui, lezione sull’aspettativa, contemporaneamente alla gratitudine che provavo per la solidarietà ricevuta.
Grazie a questa “rottura” 🙂 ho avuto anche modo di lavorare attraverso il Thetahealing sul mio genitore (padre) interiore, che rappresenta le radici, le basi, l’attaccamento alla terra, l’indipendenza e quindi il successo.
La caviglia destra appunto, simboleggia proprio tutto questo.
Anche il rapporto con mio padre carnale, di conseguenza, è molto migliorato.
5 – Impara a cadere sempre in piedi
Fa ridere con una caviglia rotta questo titoletto, eh? 🙂
In realtà è successo proprio questo.
Imparare a non attaccarsi a nulla (il che non vuol dire vivere in maniera distaccata, come ho già detto nell’articolo sulla mancanza) fa si che qualsiasi cosa ti accada, siccome sei centrato nel presente, non ti faccia attaccare né al passato (che ormai è andato) né all’idea che ti eri fatto del tuo futuro.
Questo ti rende estremamente libero e flessibile e lascia liberi anche le persone che ti sono accanto di decidere se, come e quando trascorrere il loro tempo con te.
E quando lo fanno, credimi è qualcosa davvero di meraviglioso e speciale, perché la scelta è libera da sensi di colpa, gelosie, musi lunghi, etc.
6 – Impara a riorganizzarti
Se qualcosa ti accade e non era prevista, cerca di comprendere perché sia successa e riadattati subito alla nuova situazione.
Niente sentimentalismi, niente troppi perché e “percome”, resta presente.
Mantieni alta la tua fede, sapendo che ogni cosa ti accade sempre per il tuo massimo bene e per l’accrescimento della tua consapevolezza.
La fede, come la paura o l’amore, è una forza che va compresa come noi comprendiamo la teoria della relatività, il principio di indeterminazione, fenomeni che stabiliscono il corso della nostra vita.
Ieri la mia vita andava in una direzione, oggi va verso un’altra, ieri credevo che non avrei mai fatto quello che ho fatto oggi, queste forze che spesso ricreano tempo e spazio, che possono modellare e alterare chi immaginiamo di essere, cominciano molto prima che nasciamo e continuano dopo che spiriamo.
Le nostre vite e le nostre scelte, come traiettorie dei quanti, sono comprese momento per momento, a ogni punto di intersezione, ogni incontro suggerisce una nuova potenziale direzione.
(Cloud Atlas)
Ricorda che sei sempre tu che stai creando“quanticamente” il tuo “qui ed ora“, a livello inconscio anche se la tua mente non è ancora pronta ad accettarlo.
Io sono riuscito a trovare la forza e il coraggio di raccogliere i miei scritti di diversi anni e raccoglierli in un libro, “Sulla strada dell’Io Sono”.
Dentro questi scritti c’è la mia essenza e il percorso che in questi anni mi ha portato ad una certa consapevolezza, grazie alla quale riesco a scriverti e a parlarti così come faccio.
Se hai voglia di leggerlo, lo trovi in formato ebook.
Imparando a lasciar andare, in realtà muori ogni volta alle idee che hai su tutto quanto concerne la tua vita.
Ti crei (nasci) in ogni istante.
Abbandoni l’idea di avere confini e li distruggi.
Parte via la tua zona confort.
Più ti attacchi a qualcosa, più la tua concentrazione sulla paura di perderla, per la legge della risonanza o dell’attrazione, farà accadere quello che meno desideri.
“Guarda verso ciò che vuoi, non verso ciò che vuoi evitare” (fisica quantistica).
I confini che poni alle infinite possibilità sono solo delle regole che ti auto imponi, mere convenzioni limitanti.
Sixsmith, salgo i gradini dello Scott Monument ogni mattina, e tutto diventa chiaro.
Vorrei poterti fare vedere tutta questa luminosità.
Non preoccuparti, va tutto bene, va tutto così perfettamente maledettamente bene.
Capisco ora che i confini tra rumore e suono sono convenzioni.
Tutti i confini sono convenzioni, in attesa di essere superate; si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare.
In momenti come questi, sento chiaramente battere il tuo cuore come sento il mio, e so che la separazione è un’illusione.
La mia vita si estende ben oltre i limiti di me stesso.
Tratto dal film “Cloud Atlas”.
A presto amico mio.
7 – Da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro.
Fai attenzione ad ogni pensiero ed azione.
Nell’universo quantico tutto è collegato con tutto, nelle reincarnazioni o nelle vite parallele (o universi di possibilità).
Per questo, “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria” (terza legge della dinamica).
Questo fa riflettere sull’importanza di essere allineati con sé stessi.
E’ impossibile un mondo di soli “buoni” o di soli “cattivi”.
Perché secondo questa legge, se fai una carezza a qualcuno, da un’altra parte qualcuno verrà ucciso, proprio come si vede nel film Cloud Atlas.
“Ognuno deve agire essendo allineato allo scopo per cui è venuto.”
Impara ad andare oltre il giudizio.
Senza l’amico che tradisce, come si imparerebbe a perdonare? (perdono inteso come “lasciare andare”, lasciare che sia).
La domanda che Egli pone è… Se Dio ha creato il mondo, come sappiamo quali cose cambiare e quali cose devono rimanere sacre e inviolabili (Cloud Atlas).
Il progetto è davvero perfetto.
La nostra vita non è nostra.
Da grembo a tomba, siamo legati ad altri passati e presenti.
E da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro.
Io credo che la morte sia solo una porta.
Quando essa si chiude, un’altra si apre.
Se tenessi ad immaginare un Paradiso io immaginerei ad una porta che si apre e dietro di essa lo troverei lì, ad attendermi.
(Cloud Atlas)
Bene, per quest’anno è tutto! 🙂
Ti auguro un felice inizio 2018 e che tu possa realizzare Te stesso in ogni istante della tua vita.
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Siamo tutti connessi, oltre ogni confineultima modifica: 2017-12-30T19:42:34+01:00 da Francesco Mazza