Ciao e ben ritrovato/a!
Ti è mai capitato di fare qualcosa e di essere talmente felice di farlo tanto da volerlo dire a tutti quanti?
A più persone possibili, soprattutto alle persone che ti sono più care.
E, ti è capitato che quando gli hai parlato di quella cosa, la maggior parte di loro ti abbia visto come un marziano, un pazzo visionario, un idealista, un utopista?
Come ti sei sentito?
Già…
E’ capitato anche a me…
Come hai reagito?
Cosa hai fatto davanti a quei “NO” seguiti dalle scuse più impensabili?
Se ti va scrivilo nei commenti.
QUALCHE GIORNO FA
Proprio qualche giorno fa parlavo con una ragazza che mi aveva inviato la candidatura per IM ACADEMY e le raccontavo di come, da quando ho iniziato a collaborare con loro, ho cambiato in meglio alcuni miei paradigmi e il modo di vedermi adesso e nel mio prossimo futuro.
Le spiegavo della bella opportunità che l’azienda capitanata da Chris Terry e Bob Proctor, mette a disposizione di tutti coloro che hanno un minimo di visione personale e una immagine di sé stessi proiettata nel futuro.
Le ho spiegato di cosa trattassero i corsi e di come lavorare con la costruzione di classi di studenti, grandissima opportunità che l’azienda mette a disposizione di chi ha necessità/voglia di lavorare o di arrotondare lo stipendio.
Le classi di studenti si possono creare e gestire anche senza dover necessariamente studiare.
E’ un lavoro davvero nuovo, che da la possibilità a tutti di poter lavorare da casa in smart working e, di questi tempi, è il lavoro ideale per chi è stato sospeso ingiustamente o perché si è rifiutato di aderire alla propaganda della Tessera Verde.
Tornando alla ragazza, le ho chiesto cosa stesse facendo, come stesse andando il lavoro, se aveva prospettive e se, alla fine, era felice di quello che stava facendo.
Lei, anche con un po’ di vergogna e di amarezza, mi ha detto che stava arrancando, che si stava separando dal marito, che i figli le portavano via praticamente tutto il tempo e che durante la giornata non aveva tempo ne per sé stessa ne per lavorare.
In pratica dipendeva dall’ex marito, che non ama più ed era in attesa che le cose sarebbero cambiate… a breve.
Peccato che anche 6 mesi fa mi contattò per un altro progetto che rifiutò per mancanza di tempo e un minimo di fondi da investire su sé stessa.
Questa ragazza non lavora, si accontenta di farsi aiutare dal marito con quel poco che lui riesce a passarle, ma non riesce a fare qualcosa di diverso che vada fuori i suoi schemi per cambiare qualcosa nella sua vita.
Una prigione mentale che si è creata nel tempo, un prigione di pensieri ripetuti negli anni.
E alla fine… ha finito per crederci.
PERCHÉ PROPRIO ORA E NON DOMA(N)I
Alla fine, dopo averle spiegato tutto e averle prospettato la qualità di vita che avrebbe potuto condurre se avesse cambiato qualcosa oggi, se avesse agito ora quasi con un “atto di fede” verso un qualcosa di apparentemente sconosciuto, mi dice che non è il momento perché non ha i soldi per l’iscrizione all’accademia.
Le ho detto, lo sai che…
Non è mai una questione di soldi? (cit. Bob Proctor)
Ed è vero.
Se fino ad oggi hai applicato i tuoi schemi, e ti trovi così senza un euro, non è una questione di soldi ma di come li hai gestiti e di come hai gestito te stessa/o.
Ecco perché oggi ti ritrovi così.
Di sicuro cambiando qualcosa, prendendo delle nuove informazioni, cambiando schemi, paradigmi, magari riesci a fare azioni diverse mai fatte prima ed ecco che…
qualcosa è certo che cambierà, semplicemente perché hai già iniziato tu a cambiare…
pensieri e azioni!
Ed infatti le ho chiesto: – cosa è cambiato da 6 mesi ad oggi?
Mi avevi detto che non avevi un euro allora e che ci saremmo risentiti, ma poi sei sparita per 6 mesi e ora che c’è di nuovo una bella opportunità (e tra l’altro mi hai ricontattato tu 🙂 ), stai procrastinando di nuovo in attesa di tempi migliori.
E lei: – devo prima sistemare questo e quest’altro, poi valuterò, promesso! 😀
In questi mesi le sono successe le cose più disparate:
separazione del marito, figli spesso malati, macchina rotta, multe varie, una lista di cose negative incredibile.
Tutti eventi che non le hanno permesso di fare nulla se non rimanere sempre nella stessa situazione.
Perché è accaduto questo?
LA LEGGE DELLA VIBRAZIONE E QUELLA DELL’ATTRAZIONE
Sono due leggi a cui, che ci crediamo o no, siamo soggetti, perché siamo energia e l’energia è frequenza e la frequenza è musica/vibrazione.
La nostra mente è un emettitore di frequenze, in entrata e in uscita, quindi se è sintonizzata su basse frequenze di paura, rabbia, invidia, gelosia, etc. queste saranno le cose che accadranno nella nostra vita.
Ad esempio, abbiamo dei debiti con qualcuno e ci dilunghiamo nel pagarli, non possiamo lamentarci che le persone poi non ci pagano ciò che ci devono oppure che non arrivino altri guadagni.
Stiamo trattenendo energia e quindi siamo in scarsità e questa attireremo.
Oppure parliamo male degli altri e ci meravigliamo quando veniamo a sapere che qualcuno lo ha fatto di noi.
E’ una questione di frequenza.
Nel caso della ragazza, è su una frequenza di scarsità, di restrizione, di paura.
Paura di cosa?
Paura di cambiare qualcosa, di rimanere senza quelle (poche) certezze che la nostra mente (la parte rettiliana, istintiva) continua a riproporci per farci rimanere (quantomeno) con “questi pochi guai“.
Una vita non vissuta, da morti viventi.
E di questo ne ho già parlato in questo articolo.
Se non l’hai letto vai, poi torna qui.
UNA QUESTIONE DI PARADIGMI E VISIONE, LA STORIA DI CHRIS GARDNER
Non è mai una questione di soldi dunque, ma di quanto vogliamo metterci in gioco per far si che in qualche modo arrivino a noi.
Non è una stupidaggine, rifletti.
Cambiare qualcosa, della propria vita, delle proprie certezze, della propria routine.
E’ tutto li il nocciolo della questione.
Siamo paralizzati perché “già sappiamo che…” + mille motivi e non ci spostiamo da dove siamo.
Rifletti, il bambino quando cade, non si rialza?
Cosa spinge una persona a mollare o ad andare avanti?
Avere alla base un Sogno, un Obiettivo!
Qualsiasi cosa che la mattina ti faccia alzare e non desiderare altro.
Ti racconto una storia, quella di Chris Gardner, che da senzatetto è diventato milionario.
Si, è proprio quel Chris che ha ispirato Gabriele Muccino a realizzare il film con Will Smith “Alla ricerca della felicità”, film ispirato alla sua vita.
Perché le persone non vogliono cambiare la loro vita?
Perché credono che sia impossibile, in base a quello che hanno sperimentato fino a quel momento.
Puoi provare a convincere e stra-convincere qualcuno di qualcosa ma sarà difficile fargli vedere le cose in modo differente, sarà convinto che il suo modo di pensare è quello “giusto”.
Chi la pensa così si è arreso, ha gettato la spugna.
CHRIS GARDNER
La storia di Chris Gardner ha dell’incredibile, a 64 anni, è uno degli imprenditori e oratori più noti negli Stati Uniti.
Christopher Paul Gardner è nato a Milwaukee, nel Wisconsin, nel 1954.
La sua infanzia è stata segnata dall’assenza di suo padre e dalla violenza familiare.
Dalla paura…
“Quella non va più via se il tuo patrigno ti puntava la pistola al cuore …”
Gli episodi di violenza perpetrati dal patrigno nei suoi confronti e nei confronti di sua madre, fecero comprendere a Chris quello che avrebbe combattuto nella vita: alcolismo, analfabetismo e violenza domestica.
Anni dopo sposò Sherry Dison, un’esperta di matematica, ma la loro relazione naufragò ben presto.
Quindi ebbe una relazione con una studentessa di odontoiatria e divenne padre.
All’inizio degli anni ’80 Gardner finì sul lastrico: la sua azienda fallì e dopo la separazione dall’allora compagna, si ritrovò povero e solo a prendersi cura del suo bambino, Chris Jr.
A causa dell’instabilità economica, fu costretto a dormire nei parchi, nei bagni pubblici, nelle stazioni ferroviarie, nei rifugi della chiesa, persino sotto le scrivanie di un ufficio.
“La paura è quando devi spiegare a tuo figlio perché vi stavate lavando in un bagno pubblico…” – racconta Chris.
La sua vita cambiò completamente quando incontrò un dirigente vestito in maniera impeccabile.
Lo vide scendere da una Ferrari rossa.
Dopo aver appreso che l’uomo di nome Bob Bridges lavorava come agente di cambio, Chris decise di cambiare vita e di conoscere i segreti della finanza.
Avere o meno successo è solo una decisione da prendere.
Motivato dal desiderio di dare una migliore qualità di vita a suo figlio, Gardner studiò e si applicò per diventare un broker e il primo, poco, denaro che ricevette, lo utilizzò per pagare un’asilo al figlio di soli due anni.
A quel tempo mangiavano entrambi nelle mense e dormivano nelle aree di attesa degli aeroporti di Oakland e San Francisco.
“Ero senza casa, ma non senza speranza. Sapevo che un giorno migliore sarebbe arrivato..”
Il suo naturale istinto per la vendita di beni lo portò a far parte di Bear Steams & Company (dopo un anno di apprendistato) e nel 1987 Gardner fondò la propria società di investimento: la Gardner Rich.
Aveva solo 34 anni quando ottenne il suo primo milione di dollari.
Durante la stesura della sua biografia “La ricerca della felicità”, erano molti i produttori e registi interessati a portare la sua sugli schermi.
Will Smith, diretto da Muccino come accennato, è stato candidato all’Oscar come “Miglior attore” per la sua interpretazione nei panni di Gardner.
Dopo la morte della madre e di sua moglie, scomparsa nel 2012 per un cancro, Chris Gardner si dedica alle sue attività filantropiche e rilascia interviste, partecipa a convegni a scopo motivazionale.
Oltre all’aiuto pratico, dispensa consigli, diffonde speranza.
Ecco 5 dei suoi pensieri più significativi:
- “Il segreto del successo sta nel cercare qualcosa che ami così tanto che non riesci ad aspettare che il sole sorga per realizzarla.”
- “I soldi prima o poi arrivano. So che molte persone hanno più soldi di me. Ma sono miserabili. L’importante è essere felici.”
- “Non c’è un piano B per la passione.”
- “Puoi basarti solo su te stesso. La cavalleria non arriverà.”
- “Se hai un sogno devi proteggerlo.”
E allora…
Spero di averti fatto comprendere che se vuoi qualcosa non è mai una questione di soldi ma di quanto sei disposto a dare in cambio:
tempo, cambiamento, energia, impegno, lavoro, dedizione, talento, fede…
La fede non è fede quando qualcosa la vedi e dunque ci credi. Che fede sarebbe?
La fede è essere certi di qualcosa quando NON la vedi e non ce l’hai ma sei sicuro che è già nelle tue mani.
Questa è la legge universale.
Prima si “è”, poi si “ha”.
Un esempio che faccio sempre è questo.
Ed è una questione di fisica, neanche di fisica quantistica.
Metti una mano in una vasca piena di acqua.
Se non la muovi cosa accade?
Telo dico io, nulla.
Ma se la sposti velocemente, ecco che si crea subito un vuoto sul dorso della mano (salto nel vuoto, atto di fede, cambiamento), e l’acqua inizia a seguire la mano nella stessa direzione.
Funzionano cosi tutte le cose della vita.
Un detto latino palindromo dice: “si sedes non is”.
Lo puoi leggere da entrambe le parti e il senso è: “Se ti fermi non sei, se non ti fermi, sei.”
Provare per credere.
E no… spegni la TV!
Questa volta, credere per provare!
Guarda il Video che segue…
Non camminare da rifiutato, cammina da Prescelto!
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Da Settembre 2021 ho stretto una partnership con IM ACADEMY, diventando consulente coach anche per loro.
