IKIGAI E LAVORO: LA RAGIONE PER ALZARSI LA MATTINA




... il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
K. Gibran - Il Profeta










Ciao e ben ritrovato/a,

oggi ti parlerò di un argomento molto particolare e mi piacerebbe che poi mi dicessi la tua una volta letto l’articolo.

 

Ci conto!

 

L’argomento di oggi è il lavoro.

 

Tu come lo intendi?

 

Come al solito, partiamo dalla definizione del dizionario.

 


lavóro s. m. [der. di lavorare].

– a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato

–  b. Più comunemente, l’applicazione delle facoltà fisiche e intellettuali dell’uomo rivolta direttamente e coscientemente alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale

c. Occupazione retribuita e considerata come mezzo di sostentamento, e quindi esercizio di un mestiere, di un’arte, di una professione


Bene, tre definizioni che io vorrei unire in una sola.

 

“Lavoro: esprimere ciò che amiamo fare attraverso qualcosa che è utile a noi stessi e agli altri e che ci permetta di vivere essendo remunerati.”

 

Pensa che i Giapponesi esprimono questo concetto con la parola “IKIGAI” (生き甲斐) un termine che non ha una vera e propria traduzione nella nostra lingua.

 

Il suo significato letterale è “ragione per alzarsi la mattina”.

schema dell'IKIGAI

 

E se ci pensi bene, non è questa l’essenza del lavoro o forse, della vita stessa?

 

 

Con questo non sto affermando l’eguaglianza “lavoro=vita” anzi, e adesso ti dico perché.

 

Immagina di essere un miliardario, ma di quelli che hanno soldi a palate, di quelli che la mattina si alzano e possono vedere che sui propri conti in banca ci sono tantissimi zeri…

 

Immagina che tu abbia soddisfatto ogni minimo tuo desiderio, la casa nuova, la macchina, dei bei vestiti, etc. cosa te ne faresti di tutto quel denaro?

 

Pensi davvero che avere tanti soldi sia “il motore” che spinga queste persone ad alzarsi la mattina?

 

Miliardo più, miliardo meno, credimi, non è quello che fa la differenza per loro.

 

Molte persone che hanno avuto tanti soldi, nel loro inconscio sentivano di non meritarli e si sono autodistrutti e sono finiti in bancarotta (a molti attori e cantanti è successo perché non hanno saputo gestire il successo, i soldi e il potere).

 

E allora cosa porta le persone veramente ricche ad alzarsi la mattina e ad avere ancora voglia di mettersi in gioco?

 

Lo scopriremo presto.


Intanto hai un secondo per mettere un like sulla pagina Facebook? Grazie!


 

Molte persone pensano che i soldi siano l’obiettivo.

 

Forse perché ne hanno pochi e allora penseranno…  –“certo Francesco, intanto vorrei averli, fare tutto quello che mi piacerebbe fare, provare ad essere ricco e poi ti saprei dire se i soldi facciano o meno la differenza”. –

 

Bene! ti risponderei, e allora cosa aspetti a farteli?

 

O… perché finora non te li sei fatti?

 

Di certo qui partirebbero mille scuse… non ho un lavoro fisso, non ho studiato, ho un problema fisico, non ho questo, non quello, etc. etc.

 

Vediamo questo mondo di abbondanza così lontano da noi che troviamo mille scuse per non avvicinarci neanche ad immaginarlo, a sognarlo.

 

E qui arriviamo al nocciolo… il sogno.

 

Cosa pensi faccia alzare la mattina queste persone, il desiderio di avere soldi o l’avere un sogno?

 

Pensi che queste persone non abbiano o abbiano avuto dei problemi?

 

Oh… credimi, ne hanno tantissimi.

 

La differenza sai dove sta?

 

E’ che non li hanno visti come insormontabili.

 

Molti li prendono come sfide o addirittura occasioni per mettersi alla prova.

 

Dice Conor McGregor, il lottatore della UFC:

 

Se i tuoi sogni non ti spaventano, non sono grandi abbastanza. 

 

Pazzesco vero?

 

Ne ho parlato in questo articolo: Come realizzare i miei sogni, che ti consiglio vivamente di leggere se non l’hai già fatto.

 

Fallo ora, è importante, poi torna a leggere qui.

 

Certo, tu mi potrai dire… Francesco il mio sogno è fare tanti soldi.

 

Ok, ci può stare.

 

E una volta che li avrai, cosa ne farai?

 

Non starai confondendo il mezzo con il fine?

 

I soldi sono il mezzo, il sogno il fine.

 

Cosa rende un sogno, raggiungibile?

 

Dargli una data di scadenza, un tempo.

 

UN SOGNO? IO NON CE L’HO

In questo caso ti consiglio di leggere quest’altro articolo, dove parlo di come procurartene uno: come trovare lo scopo della tua vita.

 

D’altronde anche qualcuno del calibro di Renato Zero dice…

 

“e nel caso foste sprovvisti di un sogno, affrettatevi a procurarvene uno, perché vivere senza… è come vivere… in bianco e nero.”

 

Ascolta le meravigliose parole lette da Giancarlo Giannini, nel concerto del 2004 a Roma, “I figli del Sogno”…

 

Tu pensa, ci ha perfino creato un mega concerto!

 

E tu, ce l’hai un sogno?

 

Lo stai realizzando?

 

Se si sono felicissimo, ti va di raccontare la tua storia nel nostro gruppo facebook?

 

A fine articolo potrai iscriverti.

 

E tu invece, hai difficoltà a realizzare il tuo sogno?

 

Forse posso darti una mano, ma prima vorrei parlarti ancora di qualcosa, mantieni alta l’attenzione, manca poco ormai.

 

 

IL LAVORO: COME LO INTENDO

 

A mio avviso l’uomo non è fatto per lavorare. (che blasfemia penserai!)

 

Non ridere, ti spiego cosa intendo.

 

L’uomo dovrebbe nascere libero (questo non sta più avvenendo in quanto appena nasce viene registrato all’anagrafe con caratteri maiuscoli, come per le aziende, questo lo rende da subito proprietà dello stato ed infatti, gli viene subito affibbiato un codice FISCALE).

 

In pratica siamo proprietà dello stato (indebitati alla nascita), il quale è indebitato a sua volta in altre situazioni ma non è questo il momento né il luogo per parlarne.

 

L’uomo nasce libero…

 

Libero di esprimersi, di essere sé stesso, senza condizioni né condizionamenti.

 

Ma per essere sé stessi prima bisogna imparare a conoscersi. (P. Neruda).

 

Nel momento in cui non si conosce, vive condizionato dalle regole del sistema, da regole che non sono sue.

 

Exduco Comunicazione mira proprio ad aiutare le persone a conoscersi, e sono contento che tu sia qui.

 

La società vuole che tu sia un ingranaggio, omologato, simile o uguale alla massa.

 

Non vuole che tu ti conosca, saresti una irregolarità, una variabile imprevista, fuori controllo, difficile da gestire.

 

Ti ricordi il video dei Pink Floyd “Another Brick in The Wall”?

 

Se puoi riguardatelo.

 

Libertà di espressione… di fare ciò che più si ama fare, che sia utile agli altri, che siamo davvero bravi a fare e cheporti del denaro: IKIGAI.

 

Questo tu lo chiameresti LAVORO (con accezione biblica di lavoro, fatica, sudore, orari stabiliti, datore di lavoro, etc.) o la chiameresti “VITA”?

 

Beh il il lavoro lo intendo così, e allora certo, per me la vita si manifesta anche attraverso il lavoro che faccio.

 

E se sei arrivato fin qui, pensi ancora che un posto fisso…

 

“FISSO”…

 

mamma che parolone, possa farti esprimere chi sei?

 

Fisso, sempre, costante, garantito per tutta la vita.

 

Ogni singolo giorno…

 

Ogni giorno di ogni mese, di ogni anno…

 

E’ davvero questo che vuoi?

 

Ci potrebbe anche stare, ma…

 

è compatibile con il tuo sogno che vuoi realmente realizzare?

 

O vuoi che il tuo sogno resti nel cassetto e ti limiti a guardare la vita degli altri come desiderabile attraverso la TV, i Social, gli influencer… 

 

come il signore nella vasca nel Film “The Truman Show”… non l’hai visto? Guardalo è molto bello.

 

So già che starai pensando…

 

“ah quello fa quella vita perché ha i soldi”

 

e certo, quello i soldi ha saputo farseli, altri invece hanno perso tempo a pensare alla vita che fa lui piuttosto che pensare alla loro.

 

E allora tanti di voi mi contattano pensando che io possa offrire loro un posto fisso.

 

Ma lungi da me!

 

Ti vorrei davvero male! : )

 

Quello che posso fare è aiutarti a realizzare il tuo sogno offrendoti uno strumento, valido, concreto, tangibile che porta denaro come ogni lavoro e che come ogni lavoro va… “lavorato”.

 

Gli stessi mi chiedono…

 

Francesco, ma non devo lavorare 8 ore o più, iniziare alle 9 e finire alle 21?

 

No, rispondo io…

 

ah… allora non è un vero lavoro…

 

Io rispondo, amico mio, è una tua scelta.

 

Se vuoi un posto fisso non è questo il posto per te.

 

Se vuoi realizzare il tuo sogno, qui hai la tua opportunità.

 

Bene, ti ringrazio per essere arrivato fin qui.

 

Ti va di parlarmi del tuo sogno?

 

Scrivimi ma prima ti chiedo un favore, passa per questa pagina, segui tutte le istruzioni, e poi contattami.

 

Sul sito hai mille riferimenti per farlo o vai nella pagina Contatti.

 

Dopo di che ti seguirò passo passo sul da farsi.

 

Ti lascio con un bellissimo brano di K. Gibran, sul lavoro che amo particolarmente.

 

Per Te.

 

Il lavoro

Kahlil Gibran, Il profeta

Allora un contadino disse: Parlaci del Lavoro.
E lui rispose dicendo:
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l’anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita, che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l’infinito.

Quando lavorate siete un flauto attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta quando tutte le altre cantano all’unisono?

Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra, che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche, voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.

Ma se nella vostra pena voi dite che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte, allora vi rispondo: tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.

Vi è stato detto che la vita è tenebre e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.

E cos’è lavorare con amore?
E’ tessere un abito con i fili del cuore, come se dovesse indossarlo il vostro amato.
E’ costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
E’ spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia, come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
E’ diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.

Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
“Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra, è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l’arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana, è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi”.
Ma io vi dico, non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno, il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d’erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.

Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l’elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza, voi cuocete un pane amaro, che non potrà sfamare l’uomo del tutto.
E se spremete l’uva controvoglia, la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli, ma non amate il canto, renderete l’uomo sordo alle voci del giorno e della notte.

 


PS. Se hai necessità di una mano per conoscerti meglio, valuta di sentirci per un percorso, se ti interessa, clicca qui 

O se preferisci, contattami.


 

Ti riassumo le pagine utili da ri-leggere:

  1. Come realizzare i miei sogni,
  2. TEST DELLA RUOTA DELLA VITA
  3. Come trovare lo scopo della vita
  4. consigli su come essere felici
  5. Esercizio dell’Albero magico

Stai cercando lavoro? Magari da casa in Smart Working? Seguimi.

SONO CURIOSO 》


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IKIGAI E LAVORO: LA RAGIONE PER ALZARSI LA MATTINAultima modifica: 2020-11-06T20:32:32+01:00 da francesco mazza

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