Ecco #5 Tips (consigli) per capire qual è il target giusto (e come trovare le keyword giuste per farlo arrivare sul tuo sito web).
Capire qual è il target giusto per far arrivare i visitatori sul tuo sito (nel punto giusto del tuo sito), è la fase successiva allo stabilire una strategia con tanto di obiettivi.
Se hai un’attività e devi creare il tuo sito o blog professionale e mettere su un progetto di comunicazione efficace, questo articolo può esserti utile per avere chiaro cosa stai offrendo e a chi devi riferirti.
Premesso che la tua strategia sia pronta, (se non ce l’hai clicca qui) vediamo “brevemente” (ma non troppo) 🙂 come decidere a quale target ti riferirai e come individuare le giuste keyword per farlo atterrare sulle tue landing page.
Fondamentale sarà metterti nei panni dell’utente e capire in quale fase decisionale si trova.
Quando ho iniziato a identificare il mio pubblico di destinazione, mi sono posto le seguenti domande:
- Quali sono i loro obiettivi?
- Che problemi hanno?
- Dove lavorano?
- Qual è la loro età e professione?
- Dove si trovano fuori e offline?
- Chi sono i loro amici?
- Cosa fanno per divertimento?
- Come pensano e sentono?
- In quale parte della consapevolezza di acquisto sono in questo momento (principiante, intermedio o avanzato)?
Prova a rispondere a queste domande nel modo più specifico possibile.
Dovresti così poter creare un “buyer persona”, (così si chiama in gergo markettaro), per ogni percorso o tipo di utente, pertinente al tuo prodotto o servizio.
Al livello più elementare, le buyer persona ti consentono di personalizzare le tue azioni per diversi segmenti del tuo pubblico.
Ad esempio, invece di inviare gli stessi messaggi e-mail di preparazione al processo di acquisto a tutti gli utenti del tuo database, segmentali in base alle loro caratteristiche e preferenze, in modo da farli crescere autonomamente a seconda del livello di consapevolezza in cui si trovano.
Ti faccio un esempio ancora più pratico.
#5 Tips per capire qual è il target giusto
#1 Mettiamoci nei suoi panni.
Io vivo a Pescara e decido di fare una vacanza, per esempio in Sardegna.
Tu hai un Bed & Breakfast a Tempio Pausania, in Gallura, una delle più belle frazioni della Sardegna.
Pensa che De André si era trasferito proprio da quelle parti.
Tornando a noi, io voglio andare in Sardegna, ma non so ancora dove andare.
Inizialmente quindi digiterò su Google una keyword generica che potrà essere ad esempio “vacanze in Sardegna”.
Dopo aver dato un’occhiata ai portali generalisti, e dei vari siti di intermediazione tipo Booking.com, mi guarderò un po’ di fotografie e sceglierò la zona dove andare, ad esempio la Gallura.
La seconda prova che farò su Google sarà: “Bed & breakfast (o bb) in Gallura”.
Dopo le prime pagine di risultati contenenti che mostrano i soliti portaloni turistici, iniziano ad apparire i primi siti dei proprietari di B&B.
Premetto che solitamente io cerco di contattare sempre il titolare tramite sito, perché sia io (che tu proprietario) vogliamo evitare di pagare la commissione che prendono AirB&B, Booking, etc.
Quindi come titolare del B&B mi farai anche uno sconto del 12/15% che è più o meno la commissione media che pagano le strutture ai portali turistici.
Bene, la Gallura mi piace parecchio, decido di volerla visitare ed in particolare dormire nella zona di Tempio Pausania che, oltre ad avere un bellissimo centro storico è vicinissima a tanti luoghi di interesse.
La mia keyword di ricerca ora sarà più consapevole, e digiterò “B&B a Tempio Pausania”, per chi decidesse, prenotate da Daniela, starete benissimo! 🙂
Ecco che in seconda pagina, iniziano ad apparire nei risultati di ricerca i primi siti diretti dei proprietari dei B&B.
Clicco sui vari risultati e sceglierò quello che mi piace di più.
Bene, hai capito perché ti ho raccontato questa storia?
Quindi, dove ti trovi tu?
E in che fase decisionale si trova il tuo cliente?
A seconda di dove si trova lui e a seconda di cosa prevede la tua strategia, dovrai utilizzare una certa keyword (intendo per keyword una frase di ricerca) nel tuo sito (per posizionarti nei risultati organici), campagna ADV, etc.
Ora la tua strategia potrà comprendere di arrivare all’utente già maturo, che ha già compreso cosa vuole acquistare oppure mirare ad un cliente che ancora non sa bene cosa vuole.
Anche in questo caso l’obiettivo è diverso, nel primo caso lo indirizzerai tramite la tua landing page direttamente al prodotto da vendere, nel secondo caso lo indirizzerai ad una pagina di registrazione (solitamente newsletter) per inviargli contenuti che facciano accrescere la sua consapevolezza (nel nostro caso articoli sulla Gallura) e che lo indirizzino, nel più breve tempo, a scegliere il tuo prodotto/servizio.
A proposito ti sei iscritto alla mia? NO?
In questo caso, meglio sarai posizionato con la frase di ricerca giusta, più possibilità avrai di convertire la visita in vendita, raggiungendo così il tuo obiettivo che mi avevi detto prima!
Ok, adesso ti chiederai come fare a scegliere le keyword giuste per il tuo target.
Prima di contattarmi, prova ad utilizzare da solo questi strumenti gratuiti che ti suggerisco, fai una lista di keyword che ti sembrano più idonee, avremo così già del materiale su cui lavorare.
#2 Alcuni strumenti utili da utilizzare per la scelta delle Keyword che uso anche io
- Intanto puoi usare Google stesso (attenzione, nomino sempre Google perché in Italia e nell’80% dei paesi al mondo è il motore più utilizzato, ma ci sono anche Bing, Yahoo, Rambler, etc. a seconda dei paesi che si vogliono andare a colpire) che mentre digiti una frase o a fine pagina ti suggerisce le combinazioni di ricerca più digitate dagli utenti con riferimento a quella che stai scrivendo o che hai scritto già tu.
Altri strumenti di indagini per cercare le migliori combinazioni di keyword sono:
L’articolo è interessante?
Se non l’ha già fatto, metti un like sulla mia pagina!
#3 Dove si trova il tuo target?
Dopo esserti chiesto dove sei tu è normale chiederti anche dove si trova il tuo potenziale target.
Per esempio, quali Social Media o siti web o gruppi Facebook frequenta di più?
I social media sono uno strumento gratuito che aiutano chi crea contenuti a far crescere il proprio target di riferimento.
Chi è nello stesso settore di nicchia di solito segue le stesse persone e lo stesso percorso formativo, quindi fai così:
- Trova un influencer nella tua nicchia
- Segui i nuovi follower di quella persona
- Guarda come crescono i tuoi follower
Usando questa tattica i tuoi follower potranno crescere anche se ci sono dei limiti e non è detto che i tuoi follower ti seguiranno a loro volta.
Per un periodo infatti ci sono state delle app, (ad oggi bloccate da Instagram dopo che è stato acquisito da Facebook), che mettevano like e commenti automatici in modo tale da generare una risposta “umana” e presumibilmente un “add”.
Lavora bene sui tuoi contenuti Social, usa i giusti #tag!
Crescere con un account Instagram o Twitter può portare oltre 100.000 persone a visitare il tuo blog ogni anno.
Ovviamente il traffico aggiuntivo proveniente dai social media avrà un impatto significativo sul tuo traffico SEO in quanto alcuni dei parametri che Google tiene in considerazione per la indicizzazione organica sono proprio il numero di accessi al sito e il tempo di permanenza su di esso.
Scegli la tua nicchia e segui i consigli che ti ho dato sopra, contemporaneamente continua a pubblicare sul tuo blog e distribuisci quel contenuto sui tuoi social network utilizzando i giusti #tag.
Lentamente, ma crescerai.
#4 A mano a mano che avrai un buon seguito, invitali ad iscriversi anche sugli altri tuoi canali.
Una volta che inizi a far crescere il tuo pubblico di destinazione, vorrai che eseguano determinate azioni.
Ad esempio, potresti volere che i tuoi follower dei social media si uniscano alla tua mailing list.
I tuoi veri fan (followers) non vorranno perdere niente di te, quindi dagli l’opportunità di farlo, inserendo inviti e link di iscrizione in vari punti del tuo sito o profili social.
NB. Molte aziende cercano di spingere i propri follower sui social media attraverso la loro canalizzazione di vendita, direttamente dalle reti stesse, ma questa tattica ha quasi sempre esito negativo.
NON dovresti promuovere i tuoi prodotti direttamente sui social media, almeno non molto spesso.
Tuttavia, i social media sono una brillante macchina di vendita indiretta.
Ti ricordi la fase di acquisto e la consapevolezza dell’utente?
Bene, i social servono per incuriosire e iniziare a formare il tuo futuro cliente con i contenuti che gli manderai nel tempo.
Quindi dal Social per esempio potresti, come abbiamo detto prima, invitarlo ad iscriversi per scaricare un qualche tuo contenuto gratuito (video, ebook, manuale, guida, etc.)
Promuovi i tuoi inviti giorno per giorno invitando i follower all’azione così da aumentarne le iscrizioni.
#5 Il “call to action” o invito all’azione
Chi si iscrive al tuo seguito ha percepito che tu hai la soluzione ad un loro problema, che tu avrai certamente già individuato nella tua strategia.
Quindi la cosa da fare è invitarlo a cliccare sulla soluzione che tu gli stai proponendo.
Se vuoi che il tuo pubblico esegua una determinata azione, metti il ”call-to-action” ben visibile sul tuo sito (i miei li avrai notati, sono quei pulsantoni arancioni che ti invitano ad entrare in relazione con me). 🙂
Mettili nei punti giusti, senza esagerare, magari invitali proprio mentre parli di quello che maggiormente sta interessando l’utente, con coerenza.
Se parli del tuo gruppo Facebook, per esempio inserisci un invito ad iscriversi, e così via.
Qui non ce lo rimetto perché ti sei già iscritto vero? 😀
Bene, se sei arrivato/a fin qui “sei un grande” come si dice da noi, e adesso sai qualcosa in più su come capire qual è il target giusto. Ora puoi provare a cimentarti con quanto hai appena letto oppure, se vuoi essere aiutato, puoi tranquillamente contattarmi e parlarmi di cosa hai in mente.
Ti aspetto!